07 luglio 2006

Pensieri, parole, opere ed omissioni

Parecchi giorni orsono, tornando a casa, pensavo a come le persone si relazionano fra di loro e quanto siano fragili ed instabili le prime correlazioni fra esse.
Quante volte si sbaglia a dire o a fare qualcosa, quante volte si sbaglia nell'intenzione di non sbagliare, ma come dicevano i Latini, ERRARE HUMANUM EST.
Quante volte pensiamo, decidiamo e crediamo di voler agire senza dubbi, senza sfumature, senza perplessità e quante volte ci sfiora il pensiero che se ci fossimo comportati in maniera meno decisa e meno "libera", forse, le cose sarebbero andate in maniera diversa.
Come sempre poi, o almeno per me, il destino, il fato, Marte in Giove, Venere in Saturno, il gomito che fa contatto con il piede, insomma chiamatelo come volete (anche se alcuni ritengono che NOI siamo gli artefici del ns. destino, ma io questo non lo ritengo sempre vero!), si insomma, qualla parte predestinata della ns. esistenza o per lo meno della mia, mi mette alla prova facendomi trovare un foglio, bianco, immacolato, con queste parole scritte:

Sei stato il mio albero dei frutti meravigliosi,
mi hai nutrito e mi hai protetto dalla pioggia.
Alla tua ombra ho raccontato mille storie,
ma ora devo partire.


Qui il destino centra poco. Forse solo nella fase iniziale... ...l'affermazione "Giove in Marte, Venere in Saturno" di Franca Rame calza a pennello.
Tutto il resto e' la VITA.

ore che lente e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora


Ciao.

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