06 gennaio 2009

Andata e ritorno per l'infer...ehm..Parigi!

Anche questo ultimo dell'anno e' passato e siamo giunti a quota 2009. Fine d'anno passato in piacevole compagnia in un viaggio quasi disperato alla ricerca di riposo, caldo, relax, cullato dal rumore delle onde del mare, mentre sorseggio un buon mojto all'ombra di una palma ma... GNNNNNEEEEEEEKKK ....ma che succede???? Cosa c'e'??? Cosa avviene attorno a me??? Cos'e' questo mondo tutto tondo??? Ho forse una visone distorta della realta' o sono solo ubriaco?? No, e' impossibile visto che questa mattina mi sono alzato prestissimo (03.30) per partire per le Canar.... D'OH!!! Cazz... l'aereo sbagliato, la scaletta sbagliata, il gate sbagliato, il check-in sbagliato, l'aereoporto sbagliato, il biglietto sbagliato...aspetta che controllo...no no...nel biglietto infatti c'e' scritto DESTINATION: PARIS!!! Infatti qualcosa mi suonava gia' strano quando ho preso su il piumino e non il costume! Mah!!!
Vabbe', oramai e' fatta quindi non facciamoci spaventare come gatti e vediamo cosa si riesce a combinare in questa capitale della Francia, se non del mondo. Paris, Paris, Paris. Mai avrei pensato di trascorrere un Capodanno a Parigi. Idea quasi da vecchietti, come quella tipo di una crociera sul Nilo (ma almeno la avrei portato il costume), anche se conosco ben 2 persone che quest'anno hanno fatto tale esperienza...si, ma sai "che palle" direbbe qualcuno, che relax altri. Mah! Intanto questi sono andati al caldo ed in pieno relax!
Ed invece eccomi passare una settimana tra imboccature della metro che sembrano cancelli per l'inferno, tra persone che sfuggenti se ne vanno senza nemmeno degnarti di uno sguardo, tra altre che come sacerdoti sembrano in processione permanente verso una meta non designata, mentre tu, con piedi freddi come marmo acceleri il passo per contribuire ad una piu' rapida circolazione del sangue nei tuoi arti nella speranza che si scaldino, ma con lo stesso intendo di allontanarti da quel posto sperando di svoltare l'angolo e di non trovare nemmeno un gatto ed invece il tuo sogno svanisce perche' realizzi subito che in realta' ti trovi in una Babele dove genti di ogni eta', razza, ceto sociale e cultura si agglomereranno in file lunghissimme nella speranza di vedere un ritratto ma molto piu' probabilmente una sua copia, non curandosi invece di quadri che io non potrei nemmeno mettere nel mio appartamento solo perche' il quadro E' GRANDE COME il mio appartamento. Prosegui quindi aggirandoti fra corridoi, scrutato da sguardi sospettosi , e tra madamigelle che non sai se di dubbia fama o di dubbi gusti sessuali .
Non vi sono invece dubbi sullo scarso valore critico nonche' sulla pazzia cerebrale che uno stupido nonche' ignorante ed ignobile allestitore di mostre del Castello di Versailles, a cui io stesso comprerei una zappa, anzi no, un martello per andare a spaccare pietre, invece di inserire questo orribile, come definirlo, diaframma, tetta aliena, mezza palla, pulsante per lo sciaquone del cesso, che ha ben pensato di piazzare di fronte all'unica porta in cui in inverno batte il sole, in una delle piu' belle sale di tale palazzo, facendone perdere tutta la magia, dato che e' la stanza degli specchi. Complimenti: COGLIONE!
Gli stessi cavalli nonche' i loro fantini si sforzano di uscire dalla morsa del ghiaccio per insultarti.
Ma ripercorriamo i nostri passi e vediamo di ritrovare la luce che ci porta vero casa, dopo una settimana di lunghe camminate e luoghi interessanti. Non prima pero' di aver visto strani simboli di esseri quasi preistorici
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