07 gennaio 2007

Anno nuovo, vita nuova. Almeno cosi' dicono.

Fiuuuuu'...solo ora mi accorgo che e' piu' di un mese che non bloggo.
Quante cose sono successe in questo mese. Cose belle, e cose meno.
Ma oggi (ma che cazz, non hai visto che ore sono??? ndr), sento proprio la necessita' di scrivere.
Scrivere cosa?!?!?!
Forse il mio stato di disagio, di smarrimento, dopo questo Capodanno 2006 passato ad Istanbul, in ottima compagnia. Lo smarrimento, il disagio che provo, e' forse perche' tutto e' passato cosi' in fretta??? Sembra infatti solo l'altro giorno che prenotavo il viaggio su internet. Ed ora eccomi qui, tornato oramai da piu' di due giorni.
O forse e' che quest'anno il Natale l'ho sentito veramente poco. Non ho neppure fatto l'albero (non che la cosa mi abbia mai entusiasmato piu' di tanto), ma l'unica parvenza di festivita' negli addobbi e', e fra poche ore era (perche' come si dice passatu lu giornu, gabbato lu santo o qualcosa del genere!) un "grazioso" faccione di Babbo Natale appeso allo spioncino della porta. A dire il vero, il Natale e' un paio di anni che non lo vivo bene; da quando effettivamente vivo da solo.
Forse e' lo stato di vivere da solo (anche se da un altro punto di vista ha notevoli vantaggi), la voglia di vivere da solo, la voglia di vivere casa, la voglia di avere casa. Pero' alcune volte, scende un po' di malinconia, ma ecco che forte delle batoste prese in passato, mi risollevo (qualche volta mentendo a me stesso!) e cerco di guardare avanti.
Forse e' la NON voglia di tornare al lavoro, dopo quasi QUATTRO settimane di ferie, che mi procura tale disagio. Strano, perche' in media prima era il contrario. Cercavo di rifugiarmi nel lavoro per non avere stati di disagio e per superare alcuni piccoli problemini (EHHHHHHHH! Risposta sbagliata! Errore gravissimo!!!).
Forse e'.... ...forse e' meglio che smetta!
NO! E' inutile che menta a me stesso. Questo mio stato e' causato proprio da quello che penso.
La ragione non puo' tutto. Come si puo' rimanere impassibili a quello che ci accade ogni giorno. Al sole che entra dalle finestre come in una giornata primaverile anche se e' gennaio, alle piccole cose, ai gesti, alle emozioni, alle persone che ci circondano. Alle persone che vogliamo o che vorremmo che ci circondassero. Ai colori, alle emozioni indescrivibili con parole.
Dice bene lei che "non sono stupido" e che "forse un giorno usera' la testa ed il cuore".

E' tardi. Forse e' meglio che smetta di scrivere baggianate. Lasciatemi pero' finire con queste parole, il cui autore tale Catone, maestro di vita, diceva e dice tuttora:
Vogliamoci bene, tutto il resto e' nulla. Buona notte!

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