27 marzo 2009

E' da tanto che non scrivo...

...che 'gnanca me ricordo come se fa! :-) E' alcuni giorni che cerco di riprendere l'uso del dialetto, a dire il vero mai del tutto abbandonato, dato che ritengo parte importante se non fondamentale della cultura di un popolo se non etichetta necessaria da applicare nella carta d'identita' della nostra vita, ovviamente non quella cartacea o plastificata emessa dalla R.I. (adesso che ci penso la mia l'ho persa da qualche parte! ndr), per ricordarci chi siamo e da dove veniamo. In questa societa' dove la globalizzazione lanciata oramai anni fa, e non pochi se consideriamo che il primo concetto di globalizzazione estesa su piu' territori fisici, sociali e culturali non e' con l'avvento di Arpanet alla fine degli anni 60 che si trasformera' poi in Internet, con l'introduzione della ferrovia o la costruzione di automobili, o con l'introduzione sul mercato di una nuova bevanda di cui ancor oggi dopo piu' di 100 anni dalla sua comparsa sul mercato, la ricetta e' super segreta. La globalizzazione e' sempre esistita: pensiamo ai romani. La loro non era globalizzazione?? Certo che si, dato che valutando la conoscenza del loro mondo "scoperto" cercarono di unificarlo sotto un'unica etichetta ed un unico uso, vedi ad esempio la diffusione della lingua latina, l'introduzione di un metodo di guerra unico, la costruzione delle domus piu' o meno simili in tutto il territorio da loro conquistato, ma anche l'imposizione dell'adorazione delle stesse divinita'. Oggi questi comportamenti difficilmente vengono assimilati a globalizzazione, ma in realta' sono cambiati i tempi e l'oggetto che globalizza, non il metodo. Ficchemoselo alor ben en zsuca che uno dei modi per distinguersi e non essere prevaricati da questo manto e' il non seguire l'onda. Un'onda che ho deciso di non seguire e per fortuna non sono il solo ma ho molte persone che fuori dal coro (chinotto, bevi fuori dal coro!! Iddio ecco un tentacolo della globalizzazione che cerca di catturarmi! ndr) la pensano come me, e' quella dei "libri in faccia" o "facciamoci i libri" (che forse sarebbe stato piu' interessante! ndr). C'e' qualcuno che sostiene che fra meno di un anno questo social network sara' estinto; personalmente non lo ritengo, anzi penso che colonizzera' ancora piu' gente, certo e' che fara' sicuramente parlare meno di se. Questo perche', qualche altro genialoide americano (ma i e' tuti ecstracomunitari sti chi???), ovviamente finanziato da qualche ricco capitalista che a tavolino con il proprio team finanziario hanno pianificato un nuovo evento mediatico che magari si chiamera' "FACCIA DA PIRLA" nel quale molta gente si iscrivera' (ma forse no, visto che ce ne sono troppe di tali in giro! ndr), il quale portera' enormi ritorni economici a questo burattinaio capitalista. Ed io saro' ancora qui, con il mio blog magari disaggiornato come sempre, ma sorridero' e ridero', vedendo il simpatico Dino da Sandra' prendersi gioco anche di questo nuovo GLOBAL social network.