10 gennaio 2007

"Easy to install!". E così fu!

Preso dallo sconforto del tragico ritorno al lavoro, ho deciso di dar fondo alle ultime riserve monetarie dopo il rientro da Istanbul. Se a questo aggiungiamo la voglia di voler togliere dal tavolo della cucina il mio portatile che oramai stazionava li abbastanza frequentemente, l'esigenza di voler comprare una piccola scrivania per appoggiare in maniera quasi definitva il pc e gli aggeggi vari che vi collego era giunta alle stelle.
L'occasione mi venne, mentre in meditazione sul WC, contemplavo incuriosito uno dei tanti depliants pubblicitari dei supermercati, che in quantità simile ai bombardamenti effettuati dagli americani su Bagdad durante l'ultima Guerra del Golfo, continuano ad arrivare a casa.
Dicevo, ero li in meditazione quando la vedo! E' lei, e come le sirene ammaliavano Ulisse nella mitologia, lei mi mandava messaggi subbliminali: Comprami! Sono tua!
Inebetito da tutto ciò al pomeriggio ho provveduto all'acquisto.
Acquisto fatto abbastanza frettolosamente, dopo una rapida occhiata all'esemplare esposto, ed alla scatola, che non avesse ammaccature onde evitare spiacevoli sorprese all'apertura. Frettolosamente, vista anche la grande dicitura sotto la foto esemplificativa del contenuto: Easy to install!
Cazz....ehm...cavoli ho esclamato. E' il prodotto che fa per me. Subito mi salta alla mente il fatto di essere stato azzurro di assemblaggio e montaggio mobili stile IKEA (per non fare nomi della concorrenza! ndr).
Oltre a questa, un'altra grossa scritta campeggiava in giallo brillante con sfumature verdi su fondo bianco contornata di nero: Prodotto Ecologico! E subito mi sentii ecologista. Avevo appena salvato la Terra dalla deforestazione!

LA COSA A QUESTO PUNTO DOVEVA ESSERMI CHIARA: ERO UN IDIOTA IN PREDA A MANIA COMPULSIVA DI SHOPPING CON SUPERPOTERI DI ASSEMBLAGGIO INESISTENTI! Ma non fu così!

Prendo il tutto, pago, carico in macchina e mi dirigo a casa, trasognado la plasticità delle mie pose nell'assemblaggio dell'articolo ed il giudice dei WORLD GUINNES 2007 cronometrarmi mentre con non chalançe provvedevo alla combinazione di pezzi ed al posizionamento al giusto posto dell'oggetto da me bramato in pochi istanti battendo ogni record.
Arrivato, trasporto LA MIA NUOVA SCRIVANIA, in casa; apro l'involucro in cartone ed incomincio l'assemblaggio. Subito mi rendo conto di un fattore, non sottovalutato, ma che ho scacciato al momento dell'analisi del prodotto prima dell'acquisto: all'interno ci sarebbero state sicuramente delle viti da legno del tipo TPES (testa piana esagono incassato) da avvitare con relativa chiavetta a brugola.
Ed invece NON C'ERANO.
C'erano delle normali viti da legno TPIC (testa piana impronta croce). Avevo bisogno di un cacciavite per avvitarle. Ma alle 21.30 di sera cosa fai?? Suoni alla porta del vicino, che sono 5 mesi che cerchi di evitare, come nulla fosse chiedendo un cacciavite a stella abbastanza lungo da esercitare una forza tale da avvitare in maniera sicura le viti (anche delle esigenze avrei avuto!!) senza dare ulteriori spiegazioni??
Ed invece no. Preso da un attimo di follia ed ingegno alla McGuyver, ho preso il mio coltellino svizzero ed ho iniziato l'opera di assemblaggio pensando che se lui con tale arnese riesce a disattivare le bombe, ti pare che io non riesca ad assemblare la MIA NUOVA scrivania????
Vi tralascio la descrizione della mia impresa eroica, ma sappiate che dopo ben più di 2, e dico DUE, ore di assemblaggio, con il palmo della mano distrutto ed a forza di eresie, sono riuscito a mettere insieme i 7, e dico BEN SETTE, pezzi di legno che costituiscono la MIA NUOVA SCRIVANIA, a posizionarla nel posto migliore al mondo ed a mettere fuori dal balcone l'involucro di cartone e polistirolo che la conteneva; il tutto, naturalmente, con aria soddisfatta!

La scivania dopo un paio di giorni, non sembra dare segni di squilibrio o disassamento, e sul balcone campeggia ancora il grande imballo fatto di circa 1 kg di cartone bello spesso e 6 bei pezzi di polistirolo.

Il tutto alla faccia del Plug&Play (in questo caso Pag&Pray!) e del SaveTheEarth. :)

07 gennaio 2007

Anno nuovo, vita nuova. Almeno cosi' dicono.

Fiuuuuu'...solo ora mi accorgo che e' piu' di un mese che non bloggo.
Quante cose sono successe in questo mese. Cose belle, e cose meno.
Ma oggi (ma che cazz, non hai visto che ore sono??? ndr), sento proprio la necessita' di scrivere.
Scrivere cosa?!?!?!
Forse il mio stato di disagio, di smarrimento, dopo questo Capodanno 2006 passato ad Istanbul, in ottima compagnia. Lo smarrimento, il disagio che provo, e' forse perche' tutto e' passato cosi' in fretta??? Sembra infatti solo l'altro giorno che prenotavo il viaggio su internet. Ed ora eccomi qui, tornato oramai da piu' di due giorni.
O forse e' che quest'anno il Natale l'ho sentito veramente poco. Non ho neppure fatto l'albero (non che la cosa mi abbia mai entusiasmato piu' di tanto), ma l'unica parvenza di festivita' negli addobbi e', e fra poche ore era (perche' come si dice passatu lu giornu, gabbato lu santo o qualcosa del genere!) un "grazioso" faccione di Babbo Natale appeso allo spioncino della porta. A dire il vero, il Natale e' un paio di anni che non lo vivo bene; da quando effettivamente vivo da solo.
Forse e' lo stato di vivere da solo (anche se da un altro punto di vista ha notevoli vantaggi), la voglia di vivere da solo, la voglia di vivere casa, la voglia di avere casa. Pero' alcune volte, scende un po' di malinconia, ma ecco che forte delle batoste prese in passato, mi risollevo (qualche volta mentendo a me stesso!) e cerco di guardare avanti.
Forse e' la NON voglia di tornare al lavoro, dopo quasi QUATTRO settimane di ferie, che mi procura tale disagio. Strano, perche' in media prima era il contrario. Cercavo di rifugiarmi nel lavoro per non avere stati di disagio e per superare alcuni piccoli problemini (EHHHHHHHH! Risposta sbagliata! Errore gravissimo!!!).
Forse e'.... ...forse e' meglio che smetta!
NO! E' inutile che menta a me stesso. Questo mio stato e' causato proprio da quello che penso.
La ragione non puo' tutto. Come si puo' rimanere impassibili a quello che ci accade ogni giorno. Al sole che entra dalle finestre come in una giornata primaverile anche se e' gennaio, alle piccole cose, ai gesti, alle emozioni, alle persone che ci circondano. Alle persone che vogliamo o che vorremmo che ci circondassero. Ai colori, alle emozioni indescrivibili con parole.
Dice bene lei che "non sono stupido" e che "forse un giorno usera' la testa ed il cuore".

E' tardi. Forse e' meglio che smetta di scrivere baggianate. Lasciatemi pero' finire con queste parole, il cui autore tale Catone, maestro di vita, diceva e dice tuttora:
Vogliamoci bene, tutto il resto e' nulla. Buona notte!